La dieta di settembre

La dieta di settembre

Settembre è un mese particolare, essendo all’interfaccia tra il termine dell’estate e l’inizio
dell’autunno, mostra un clima ancora caldo con belle giornate assolate ma senza afa e con arrivo
anche di un po’ di fresco. Esso coincide anche, per la maggior parte delle persone, con il termine
delle ferie, la ripresa del lavoro e l’inizio della scuola ma in tale contesto troviamo ancora tanta e
bella frutta e verdura che ricordano le giornate estive e sono pronti per essere raccolti. Ci sono
ancora prodotti che sono tipicamente associati all’estate, quali meloni, le ultime angurie e pesche di
stagione, ma anche peperoni, melanzane e pomodori. Allo stesso tempo iniziano ad affacciarsi i
sapori dell’autunno con le prime uve da tavola, provenienti generalmente da Puglia e Sicilia, le
zucche e i cavoli. Troviamo anche i fichi d’india, erano già presenti ad agosto, ma ora ci sono quelli
definiti “tardivi” che si presentano più grossi e succulenti e sempre ottimi per introdurre nella nostra
alimentazione fibre, vitamine, minerali e antiossidanti. È un mese ottimo per consumare more,
mirtilli, ribes e lamponi, ma anche prugne e fichi e tra le verdure carote, fagiolini, cetrioli e bietole.
In questo mese occorre consumare frutta e verdura di stagione per fare un pieno di antiossidanti,
molto importanti per combattere l’invecchiamento cellulare ma anche vitamine e minerali per
iniziare ad affrontare una variazione climatica. Quindi approfittiamo per “fare scorte in vista
dell’arrivo dell’inverno”. D’altro canto, la ripresa delle attività lavorative e scolastiche determina
anche un ritorno al consumo di pasti in casa con possibilità di bilanciare eventuali introiti calorici
“extra” delle ferie. Sarà un po’ come rientrare in carreggiata anche dal punto di vista nutrizionale! E
se le vacanze ci hanno permesso di saltare qualche pasto o sostituirlo, ricordiamo che da settembre è
importate riprendere un corretto schema alimentare e soprattutto consumare tutti i giorni la prima
colazione. Essa è indispensabile per dare la giusta carica al nostro organismo, in particolar modo al
cervello, in modo da affrontare al meglio la ripresa delle attività lavorative e didattiche!
Ottimo il consumo di frullati con la ricca varietà di prodotti disponibili per incrementare il carico
di vitamine e minerali e ideali come spuntino giornaliero.

PESCE:

Nel paniere di settembre dovremmo consumare 3-4 volte a settimana da preferire sempre alla griglia, per una cottura breve, e con l’aggiunta di un filo di olio extravergine di oliva a crudo al fine di gustarne tutto il sapore e i nutrienti e aiutarci a riprendere una corretta alimentazione. Di seguito alcune nozioni su dei prodotti ittici tipici del mese di settembre:

Totano, seppia e calamaro: sono molluschi cefalopodi.

I calamari sono alimenti poco energetici e quindi ideali nel contesto di una dieta ipocalorica. Hanno una buona quota di proteine ad alto valore biologico mentre i grassi sono pochi. Risultano buona fonte di sodio, potassio, calcio e fosforo ed è apprezzabile il contenuto di Niacina (vit. PP). Inoltre, è da sottolineare che non vi è molta differenza nutrizionale tra il prodotto fresco e surgelato. 

Totani sono simili ai calamari da un punto d vista nutrizionale ma in tal caso il livello di colesterolo è significativo e ci sono ottimi livelli riboflavina (B2) e niacina (PP); come per il calamaro abbiamo buone concentrazioni di sodio, calcio, fosforo e potassio. Anche il totano si presta alla maggior parte dei regimi alimentari ipocalorici.

Le seppie hanno carni magre e povere di colesterolo quindi anch’esse sono delle pietanze decisamente ipocaloriche. Sono ricche di proteine ad alto valore biologico (ricche di amminoacidi solforati).

Frutta e verdura di settembre

Per affrontare il cambio di stagione dobbiamo preferire quei prodotti che ci offre la natura per prepararci a tale evento e quindi diamo maggiore attenzione a tali prodotti ricordando che sono ottimi da consumare come contorni o spuntino o, come nel caso dei mirtilli o lamponi, possono accompagnare una bella colazione con yogurt e cereali. 
MIRTILLI: I mirtilli sono ricchi di principi attivi utili per il benessere dell’organismo, soprattutto Antociani (glicosidi dalle spiccate virtù antiossidanti), Tannini catechinici (sostanze ad attività vasocostrittrice e blandamente antinfiammatoria), Vitamina C, Pectine (fibre alimentari solubili che fungono anche da prebiotico). le proprietà benefiche associate al loro consumo sono molteplici: utile per chi ha problemi di fragilità capillare, per la circolazione sanguigna e per la vista; contribuisce anche alla funzionalità intestinale e a mantenere in salute il fegato. Le sostanze antiossidanti aiutano a prevenire l’azione dei radicali liberi, responsabili dell’invecchiamento e della degenerazione cellulare alla base di molte patologie. Ai mirtilli sono riconosciute proprietà

antinfiammatorie; sono impiegati anche nella prevenzione e nella terapia delle infezioni a carico delle vie urinarie.

I mirtilli rossi sono ricchi di ferro, vitamina C e fibre, per questo è ritenuto un alimento estremamente salutare inoltre favorisce la diuresi. All’interno di questa bacca vi sono molti principi attivi, tra cui le vitamine A e C, così come l’acido citrico, il fosforo, il manganese e il calcio. 

Curiosità: sono tra gli alimenti con maggior contenuto di antiossidanti

FICO: è un (falso) frutto proveniente dall’asia minore, fin dall’antichità ne sono apprezzate le sue infruttescenze carnose e dolcissime. Ne esistono molte varietà che si differenziano per forma e colore ma sono frutti accomunati da elevata dolcezza, molte proprietà nutrizionali e dalla possibilità di essere consumati anche secchi al di fuori di produzione. Le sue proprietà terapeutiche e il suo impiego sono molteplici, infatti possiede proprietà emollienti ed espettoranti, bechiche ed emmenagoghe, lassative grazie alla concentrazione di fibre inoltre possiede proprietà disinfettanti/antinfiammatorie della bocca e del cavo orale. I suoli valori nutrizionali per 100 g di prodotto fresco contengono 47 Kcal divise composte da 82% acqua 11% carboidrati 2% fibre 1% proteine 0,2% grassi. 

Curiosità: Un ottimo metodo di conservazione è l’essiccazione, ma attenzione alle calorie in quanto 100 g di prodotto apportano circa 249 Kcal. Attenzione quindi, i fichi secchi risultano essere molto calorici e quindi il loro consumo non rientra tra le porzioni di frutta e verdura giornaliero che dovremmo consumare per garantire una corretta alimentazione.

Lamponi: fanno parte della famiglia delle Rosacee e si presentano come frutti dolci, succosi e dal tipico colore rosso intenso. Presentano un elevato contenuto di ferro ma anche di antiossidanti e vitamina C. questi nutrienti li rendono ottimi alleati per combattere l’invecchiamento cellulare. Hanno un sapore delicato ma che ben si presta al consumo da soli o in associazione a uno yogurt bianco o cereali. Ottimi anche nei frullati.

CAROTA: La carota è una pianta erbacea appartenente alla stessa famiglia del sedano di cui si consuma la radice. È ricca di Sali minerali e vitamine infatti contengono acqua, fibre, potassio, fosforo, calcio, magnesio, selenio, ferro, zinco, rame, vitamina A, vitamina B, vitamina C, vitamina E. La principale molecola, di cui è ricchissima, è il betacarotene da cui ha preso il nome. Il betacarotene è un precursore della vitamina A con proprietà antiossidante e antitumorale, benefico per la crescita cellulare, per la pelle, per il cuore e per gli occhi. Alla carota sono attribuite molteplici proprietà dal momento che è in grado di regolare le funzioni intestinali, agendo sia come antidiarroico che come lassativo, ha proprietà diuretiche e depurative, per questo aiuta in caso di cistiti, calcoli o problemi urinari. Inoltre, beta-carotene e vitamina C hanno proprietà antiossidanti, utili nel contrastare i radicali liberi e nel rafforzare il sistema immunitario e i carotenoidi e le fibre presenti aiutano ad abbassare i livelli di colesterolo LDL nel sangue.

Curiosità: vitamina A e beta-carotene sono vitamine indispensabili per gli occhi, utili alla vista, migliorando anche la visione notturna.  Inoltre, il betacarotene stimola la produzione di melanina.
CETRIOLO: appartenente alla famiglia delle Cucurbitaceae, è un ortaggio rinfrescante, depurativo, diuretico e disintossicante grazie alla sua ricchezza di acqua (circa il 95%), fibre e

Sali minerali, in particolare potassio e fosforo, e vitamine come la vitamina C e la vitamina K. Utile, quindi, per depurarsi, ripristinare la regolarità intestinale e riprendere una corretta alimentazione dopo le ferie. È un ottimo alleato nelle diete ipocaloriche anche grazie al suo apporto calorico molto basso, circa12 Kcal per 100 grammi. Presenta anche molte sostanze antiossidanti e antinfiammatorie che risultano utili per contrastare i radicali liberi e l’invecchiamento. Possono essere consumati crudi con aggiunta di un pizzico di sale e un filo di olio di oliva (preferibilmente extravergine), oppure ottimi in insalate miste o per la preparazione di centrifugati detossificanti.

Curiosità: è un ottimo alleato della nostra pelle in quanto ne favorisce l’idratazione e la purifica in caso di punti neri e acne, ma è anche utilizzato per la creazione di maschere e tonici per la pelle del viso.

FAGIOLI: Appartenenti alla famiglia delle Leguminose Papillionacee è una pianta importata dall’America dai conquistadores, se ne contano innumerevoli varietà (circa 500). I fagioli presentano un alto valore nutrizionale in quanto contengono carboidrati per il 61%, proteine 33%, grassi 6%. C’è da dire che le proteine sono a basso valore biologico ed è consigliato affiancarle a cereali. Un ottimo consumo è quello di creare un piatto unico come ad esempio pasta e fagioli. Il contenuto di fibre stimola il metabolismo e danno un senso di sazietà. Quindi sono ottimi alleati nei regimi alimentari ipocalorici. La lectina contenuta nei fagioli è un fosfolipide utile in caso di ipercolesterolemia in quanto emulsiona i lipidi impedendo che si depositino nei vasi sanguigni. Inoltre, i fagioli sono una miniera di calcio, fosforo, potassio e ferro.

Curiosità: la coltivazione del fagiolo è iniziata 9000 anni a.C. in Thailandia e 7000 anni a.C. in Sud America e sono stati rinvenuti nelle tombe dei Faraoni per accompagnarli nel loro viaggio dell’aldilà.

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